mercoledì 1 aprile 2009

Terreno Arido!

Siamo ormai quasi giunti alla conclusione della stagione di lavoro (iniziata per noi a maggio 2008) della Top Alabarda Volley e posso iniziare a delineare un primo bilancio;
al di là del risultato della fase finale del campionato U16 (domenica 5 semifinali e finali), nel quale ormai siamo nei primi 4 posti, la parte prettamente sportiva è stata molto positiva; piazzarsi dietro a Libertas e Virtus nel girone di qualificazione (poi 1^ e 2^ classificate a livello provinciale) equivale almeno ad un 5° posto provinciale che, sommato al piazzamento del torneo U16, ci vede sicuramente nei primi 5 posti del ranking femminile giovanile triestino: per essere nati da zero ed al primo anno di attività è SENSAZIONALE!
Tralasciando però il puro tema dei risultati (che non era al primo posto dei nostri obiettivi) ci tengo a fare un ragionamento sul modello che abbiamo proposto;
l'IDEA è sicuramente buona perchè non esiste a Trieste una struttura che abbia lavorato con la quantità e la professionalità che abbiamo messo in campo noi;
lo SPAZIO è vuoto e libero!
ma.....l'esperienza fatta quest'anno mi fa pensare che sia rimasto per troppo tempo vuoto e libero perchè a NESSUNO interessa coltivarlo; i motivi credo siano 2:
1) il primo è perchè coltivare nei terreni aridi è molto difficile (quindi, per sconfiggere le "avversità della natura", bisogna essere veramente bravi, determinati, "cattivi"), molto dispendioso e genera pochissimi ricavi; 2) perchè ci sono pochissime persone (target potenziale) disponibile ad andare a sfidare il territorio difficile!
inoltre, proprio come avviene in natura, più lasci che il terreno arido rimanga incolto e più diventerà arido!
L'idea c'è ed è buona, lo spazio è vuoto e colonizzabile, i PIONIERI E LE GUIDE ci sono e sono anche preparati/e ma, ecco la domanda cruciale, ESISTE UN TARGET POTENZIALE DI PERSONE DESIDEROSO DI TRASFERIRSI NEL PERICOLOSO WEST?
la risposta ad oggi è NO! O, MEGLIO, il target potenziale è numericamente scarsissimo e qualitativamente non eccelso.
Viviamo in una città PIGRA, viviamo in una città che si ACCONTENTA, viviamo in una città che ASPETTA, viviamo in una città poco ambiziosa, viviamo in una città LAMENTOSA, viviamo in una città che ha paura di qualsiasi sfida e "stress";
può in una città così nascere e attecchire una pianta "diversa"?
nel deserto resiste il cactus o altri arbusti spinosi ma.....
cosa servirebbe per "far nascere un'oasi nel deserto"?
tantissima acqua e tantissime risorse!
qual è quindi, dopo questo primo splendido anno di esperienza, l'unica via possibile?
REALIZZARE UN'OASI NEL DESERTO, quindi raccogliere e portare tantissima acqua!
fatto questo primo passo tutti dovranno fermarsi per bere e rifocillarsi, qualcuno magari si fermerà!
coachmau

Nessun commento: