domenica 14 dicembre 2008

Ritorno U18 TAV - Libertas!

un'altra partita UTILE, molto, per noi!
stesso risultato dell'andata, 3 a 0 per la Libertas, più o meno gli stessi parziali!
una grande differenza:
età media del sestetto di partenza della Tav nella partita d'andata, 16 anni (96:6),
età media del sestetto di partenza della Tav nella partita di ritorno, 14,6 anni(88:6);
quindi la TAV riesce a mantenere lo stesso livello abbassando molto l'età media del sestetto.
ciò, secondo me, dimostra, non solo nel caso della TAV, che non sono le caratteristiche anagrafiche che producono i risultati ma piuttosto il livello tecnico e le conseguenti capacità di gioco!
ciò, sempre secondo me, dimostra che il livello medio della pallavolo giovanile triestina è basso perchè non dovrebbe essere possibile questa "stabilità" di "dislivello" di risultati pur con età medie molto differenti;
ciò dimostra che si cresce poco, cioè i processi di allenamento non permettono una crescita delle qualità tecniche tale da permettere anche sviluppo di quelle di gioco;
si lavoro troppo poco e con troppo poca continuità! si giocano troppe partite inutili per il miglioramento!
Un buon processo di costruzione DEVE PREVEDERE almeno due cicli (se non tre) biennali di lavoro IMPEGNATIVO E CONTINUO (non meno di 700 ore per anno, cioè da 15/16 ore medie per settimana per almeno 45 settimane); credo invece che la quantità annuale media di lavoro delle atlete triestine non superi le 500 ore, quando va bene.
è ovvio che tutto dipende dagli obiettivi:
voglio diventare una giocatrice di pallavolo? devo fare così!
mi accontento? posso fare in maniera diversa!
quello che ABBIAMO DECISO DI FARE IN TAV è di offrire l'opportunità di fare le almeno 700 ore anno! per ora siamo certi che lo faremo per 1 anno, credo che troveremo la forza e la voglia per farlo anche per altri 2! poi valuteremo!
è ovvio che per fare una tale quantità di lavoro bisogna anche fare le cose giuste nel modo giusto: è molto più difficile lavorare tanto che lavorare poco, è ovvio che è molto più faticoso, per tutti, lavorare tanto che lavorare poco, è ovvio che più si lavora e più si sta assieme e più aumenta il rischio di attriti e conflitti.... ma è l'unica strada possibile per crescere!
Noi ci siamo!
coachmau

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