Bel commento di Gianni Perini sul sito del Volley 3000 relativo al Torneo Anderlini per squadre U14 che si è svolto nei giorni scorsi a Modena.
Finalmente qualcuno inizia a dire le cose come stanno!
il sottoscritto a Trieste passa per pazzo perchè sostiene che, in particolare nei settori giovanili femminili, si fa molto poco lavoro; ci sono atlete che iniziano il minivolley a 8/9 anni e quando arrivano a 12 non si capisce assolutamente come abbiano impiegato il tempo, a fare che cosa.
e poi ci si lamenta che non si vince niente!
io ho spesso denunciato l'eccesso di "protezione" che c'è nei confronti delle bimbe: 3 allenamenti sono troppo! ma chi l'ha detto? basta girare l'Italia per capire che non è così!
a questo problema si aggiunge quello che io chiamo del "quotificio": poco tempo a disposizione delle atlete per tenere i costi bassi e far diventare remunerativa una attività di babysitteraggio; ma allora non c'è bisogno di pseudoallenatori o allenatrici di pallavolo, diamo una mano ai pensionati, teniamo impegnati i nonni e le nonne!
terzo "impedimento": la paura della selezione! per giocare a pallavolo ad un certo livello sono necessarie alcune caratteristiche che nelle atlete cominciano a diventare assolutamente evidenti già a 11/12 anni: per queste atlete e solo per queste è corretto "spingere" per iniziare un lavoro "professionale"; non c'è bisogno di occupare ore ed ore di palestra per chi non ha e non avrà grandi opportunità; nel calcio giovanile questa pratica non è vista come "disastrosa": qualsiasi maschietto inizia almeno una volta a giocare a calcio, non tutti continuano e solo a certi è offerta l'opportunità di lavorare in maniera intensiva.
questo è ciò che si fa in tutto il mondo, questo è quello che a Trieste ancora si ha paura di fare: il motivo secondo me sta nel fatto che non si conosce ciò che avviene oltre sistiana e che, quando qualcuno che è riuscito a superare il "confine" lo racconta, gli si appiccica l'etichetta di matto perchè si ha paura di essere inadeguati e non si ha voglia di imparare e cambiare.
in Top Alabarda stiamo mettendo in pratica tutto ciò; sono contento che anche altri si stiano rendendo conto di cosa si dovrebbe fare, forse c'è una speranza!
coachmau
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