2 pagine sul Sole di oggi dedicate alla formazione nelle Forze Armate ed al valore che possa avere quella esperienza specifica, maturata in "ambienti critici", nella successiva trasposizione in ambito civile.
ho già scritto di questi temi ed ho "confessato" come mi sono reso conto direttamente del grande cambiamento che c'è stato, e che magari è ancora in corso, all'interno delle forze armate italiane.
non siamo stati mai dei "guerrieri" nel senso "cattivo" della parola ma sicuramente siamo degli ottimi "combattenti", in particolare quando queste doti sono messe a disposizione di fini comuni positivi.
mi piace ricordare che nel mondo siamo presi a modello per la capacità di gestire operazioni di "sviluppo della pace".
la mia mini esperienza nel Battaglione San Marco, truppe italiane d'elite, mi era servita molto;
ora sto apprezzando molto la lettura di testi di organizzazione, strategia e tattica militare; bello il testo di un maggiore medico italiano degli Alpini sulla organizzazione degli interventi in situazioni di "crisi"; molto interessanti le letture di manuali di preparazione.
dalla scorsa settimana, poi, mi sto divertendo con la mia nuova PSP, ovviamente con un gioco di strategia e tattica militare.
anche in questo campo dobbiamo "rivoluzionare" il nostro modo di pensare: smettiamo di pensare alle forze armate come strumento aggressivo ed offensivo ma vediamolo come asset a disposizione per il conseguimento e mantenimento di obiettivi utili alla comunità.
qualcuno si ricorda cosa è significato l'intervento degli Alpini e delle Forze Armate nel tragico momento del terremoto del Friuli?
da piccino mi ricordo che si festeggiava con solennità la Festa delle Forze Armate, il 4 Novembre: ricominciamo a farlo con serietà! sono una grande risorsa del nostro bistrattato paese!
coachmau
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