due personaggi, molto distanti, mi hanno fatto riflettere su un paio di cose che sottopongo anche alla vostra attenzione.
Sergio Castellitto, noto attore, padre di 4 figli avuti dalla stessa donna, sposato da 20 anni, uomo quindi di altri tempi, sostiene che il talento è una cosa che si scopre quasi casualmente un giorno e che poi va molto coltivato con la disciplina, la applicazione e lo studio; talento non è improvvisazione, non è "tutto facile e spontaneo", non è io ci riesco e voi no, è capacità di sfruttare delle doti all'interno però di un grandissimo lavoro di preparazione ed allenamento.
Alberoni, noto filosofo, nella sua rubrica sul Corriere della Sera, interviene invece sull'eccellenza: se la vuoi ottenere non fare sconti a te stesso! e scrive: oggi la spinta all'eccellenza viene ostacolata da una pedagogia che punta sulla facilità, sulla mediocrità, sull'improvvisazione. eccellenza significa fare sempre meglio del precedente! solo chi è esigente con se stesso sviluppa la capacità di giudicare ciò che vale e ciò che non vale.
un grande attore, un grande filosofo: differenze? nessuna! grandi entrambi!
coachmau
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